Intervento di Eugenia Galateri per Know How: Conference of the World of Women’s Information, Amsterdam 1998 [english]

La telematica offre un terreno nuovo da sperimentare soprattutto nelle forme di interattività che rende possibili. Ci sono nuove libertà da agire, anche come singole soggettività: facilità di accesso alla parola pubblica, anche nel senso di comunicazione scritta che si avvicina all’oralità e che modifica ciò che percepiamo pubblico o privato; confini fisici dilatati; non necessità di competenze particolari per l’uso, leggerezza nella presenza in rete, etc.

Vorremmo mettere a fuoco alcuni dei passaggi che abbiamo praticato nel progetto Cooperazione telematica e interattività, che coinvolge vari Centri di documentazione della Rete Lilith dal 1996. In particolare abbiamo lavorato alla costruzione delle pagine web su Tempi e spazi visibili sulla Rete civica di Prato www.comune.prato.it/tempi.

Il gruppo redazionale dalle cui discussioni mensili sono ricavate alcune delle note che seguono, è composto da sei donne, ed è aperto al contributo di chi vuole partecipare, inviando materiale sul tema. L’area indagata è interdisciplinare (dalla filosofia, sociologia, religione, urbanistica, storia, antropologia culturale, …), attraversa spazi pubblici (organizzazioni, orari) e privati (famiglie, i tempi della cura, il tempo per se’…), la memoria, le differenze (di culture, sesso, età…). A partire dal ricco patrimonio bibliografico presente nella base dati italiana Lilith, abbiamo riflettuto in più incontri in varie sedi, sulle trasformazioni del mondo del lavoro e dell’economia, sulla necessità di vedere legate le sfere della produzione e del lavoro di cura di sè e di altri/e, sui cambiamenti possibili dell’organizzazione sociale, su come le identità fornite dai ruoli sessuali siano una gabbia per uomini e donne. Il pensiero delle donne sui tempi può fornire un orientamento e connessioni più ampie al già ricco dibattito in Italia sulle 35ore in fabbrica o la riorganizzazione degli orari nelle città. Soprattutto ci interessa un nodo centrale: rendere evidente che soggetti diversi hanno bisogno di tempi diversi; le singolarità di ognuno e ognuna, nelle varie età della vita, possono rappresentare quel che il pensiero delle donne in questi anni ha sostenuto, cosa intendiamo dicendo che le differenze sono una ricchezza, per tutti/e.

Abbiamo provato a ‘esportare’ un sapere dai nostri luoghi autogestiti di donne a uno spazio pubblico curato da un governo locale. Abbiamo cercato un modo di relazione con altri/e, dove chi parla e chi ascolta (chi scrive e chi legge) si mette in gioco non solo come ‘attore sociale’, con ruoli e identità definite, ma soprattutto come donna o uomo, corpo-mente, nella propria esperienza di vita in divenire. L’esigenza è di mettere in comune e far circolare maggiormente il vasto patrimonio informativo e documentario acquisito da anni di riflessione e ricerca in atto tra le donne italiane, obiettivo principale della Rete Lilith, interrogabile in internet dal 1996, e ospitata dal Server donna, gestito dall’Associazione Orlando di Bologna.

Il seminario svolto a Firenze nel giugno 1997 sull’ampliamento degli scambi informativi possibili attraverso la telematica, ha evidenziato un forte interesse sui tempi e spazi delle città, da parte di molte donne che lavorano nelle reti civiche.

Abbiamo incontrato alcuni interlocutori attenti e interessati del Comune di Prato: l’Assessore alla trasparenza Beatrice Magnolfi, la Responsabile della rete civica Rosanna Tocco e il direttore della Biblioteca Lazzerini Franco Neri, che hanno reso possibile da settembre 1997 la redazione da parte della Cooperativa delle donne di Firenze e dell’Associazione Ossidiana del sito Tempi e Spazi sulla rete civica di Prato.

Le pagine orientano a una complessa articolazione del tema e invitano a partecipare attivamente al loro sviluppo: tempo sociale e tempo per se’, laboratorio telematico sugli spazi della città, tempi del lavoro, notiziario, modelli culturali altri, segnalazioni …

Le segnalazioni bibliografiche di monografie o articoli sul tema usciti recentemente, costituiscono la base per le nuove acquisizioni del fondo specializzato in nuova costituzione presso la Biblioteca di pubblica lettura Lazzerini. Il materiale documentario del fondo è interrogabile dalle pagine della Rete civica. La base dati del fondo: TESP, con oltre 500 records in gran parte con abstract, viene aggiornata trimestralmente. Segnala il materiale raccolto negli ultimi sette anni dal Centro di documentazione FILI, in parte già documentato nella base dati Lilith , da consultare per ulteriori informazioni bibliografiche, (soprattutto su materiale non edito) e le pubblicazioni successive acquisite in varie lingue sul tema. Gran parte delle segnalazioni riguarda materiale diffuso in occasione dei numerosi convegni, forum e seminari svolti in Italia sull’organizzazione dei tempi e degli spazi delle città. Oltre alle esperienze pilota del Comune di Modena, vi sono ad esempio il forum promosso dall’Università Europea di Firenze ‘Gender and the use of time’ 1994-95 e incontri promossi da altri Comuni, partiti e sindacati. Segnaliamo in particolare : l’Atlante sui tempi a cura di Sandra Bonfiglioli. Numerosi sono inoltre gli spogli da riviste. E’ da sottolineare che si tratta di materiale difficilmente reperibile e che potrebbe fornire utili indicazioni per tesi di laurea sull’argomento.

Ci piacerebbe attivare uno scambio con altre donne anche al di là della situazione italiana, e conoscere approcci al tema anche molto differenti. Per questo obiettivo abbiamo previsto nel sito anche alcuni link a pagine che trattano di prospettive culturali su tempi e spazi, a partire da ottiche diverse da quelle europee, o del mondo occidentale in genere. In questi nostri paesi spesso l’organizzazione di spazi e tempi parte sempre ancora unicamente dai tempi del lavoro definiti dal mercato. La complessità del nostro vivere quotidiano comprende invece tempi, spazi, lavori molteplici , con intensità e durate differenti, in relazione alle diverse fasi della nostra vita, e alle differenti culture.

Ci proponiamo poi, nei prossimi mesi di sviluppare una riflessione su quanto ha scritto in un recente saggio Carmen Leccardi: “le nuove tecnologie non spalancano solo inedite condizioni esistenziali….acuiscono anche il nostro concreto disagio circa il concreto uso del tempo (siamo ad esempio potenzialmente informati su quel che potremmo fare, ma anche confrontati da impossibilità concrete, dato l’assillo, che esse finiscono per accentuare, del tempo che ci manca”

Il gruppo di redazione delle pagine Tempi e Spazi si riunisce una volta al mese ed è aperto alla collaborazione di tutte/i per segnalazioni di eventi, di ricerche, di testi o articoli.

Note di aggiornamento al marzo 2002: il sito si e’ sviluppato; il fondo documentario anche; la redazione si è trasformata più volte pur nella continuità della ricerca, allargandosi a contributi vari.
Sito Tempi www.comune.prato.it/tempi
Referente millefi@tin.it/i>

Il progetto di Cooperazione telematica, si è sviluppato a Firenze presso la Cooperativa delle donne e con la collaborazione di Artemisia oltre che di vari Nodi della rete Lilith, con rapporti e relazioni che hanno avviato sia il sito nella Rete civica di Prato, che le premesse per la nascita nel 1999 della Rete di donne Toscana www.donne.toscana.it Il progetto ha avuto un finanziamento della Regione Toscana di 30 Milioni di lire in tre anni., dal 1996 al 1998

Nel 2004 al seminario Prato tra tempi e spazi…Soggetti in trasformazione, 27 febbraio 2004, Prato, Laboratorio del tempo il direttore della Biblioteca Lazzerini Franco Neri interviene sul Fondo Tempi e spazi che fu avviato alla fine del 1996, al convegno “Le biblioteche nelle reti civiche” (10 dicembre 1996).