Racconti sulla Rete Lilith

Una delle periodiche riunioni fatte nella casa umbra di Stefania De Biase a Bevagna nel 2008, diventa docufilm. Lilliwood è stato prodotto e coordinato da Stefania De Biase con la regia di Fiamma Spinelli. Dura 16 minuti circa

C’era una volta la Rete Lilith. E c’è ancora…” E’ l’incipit di Simonetta De Fazi in La Rete Lilith: una storia di Simonetta De Fazi, in: DWF, n. 2/3, 2007 e pubblicato nel 2008 on line nel Liliblog curato da Paola De Ferrari. “C’era una volta la rete Lilith. E c’è ancora… Quella della rete è una storia che mi è stato chiesto di raccontare più volte, non tanto per gli aspetti tecnici – che solo in parte sono in grado di cogliere e restituire – quanto per il progetto politico che ne è / ne è stato alla base.”

Ci siamo date un nome evocativo di una donna non subalterna all’ordine patriarcale. Lilith,
nel racconto ebraico riletto dalle femministe, è la donna non complementare all’uomo, che vuole dire se stessa come è, a partire da sé”
scrivono in Lilith: per una documentazione ‘al femminile’: la costruzione di una rete informativa di genere, Piera Codognotto ed Eugenia Galateri, in: Biblioteche oggi, ottobre 1994

Pratica e linguaggio delle relazioni

Relazione di Piera Codognotto al Convegno conclusivo del Progetto Recife, organizzato dal Centro documentazione e studi della donna, Cagliari, 14.12.2000

Esperienze di lavoro in rete

Il tema che abbiamo individuato con le organizzatrici del convegno riguarda gli scambi relazionali e pratici tra soggetti singolari o collettivi, che avvengono attraverso il medium della connessione telematica.

Virtuali sono dette le azioni nel campo del reale elettromagnetico; la comunicazione utilizza strumenti quali posta elettronica, liste e gruppi di discussione, forum, uso dei link e del forward, linguaggi.

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